Lettera ai frati… in difesa dell'ulivo!
- gpicsalento
- 29 mar 2015
- Tempo di lettura: 4 min

A tutti i frati
Taranto, 29 marzo 2015
Oggetto: in difesa dell’ulivo!
Carissimi,
quest’anno la domenica delle Palme e la tradizionale benedizione dei rami di ulivo, nel nostro Salento, assume un significato particolare. Proprio l’ulivo in questi mesi, simbolo della nostra terra, e come sicuramente sapete, è al centro di una dura battaglia. Mi è sembrato opportuno scrivervi per essere sensibili e informati, su questo tema, che tocca da vicino il nostro territorio. Qui di seguito riporto una ricostruzione sintetica ma non esaustiva. Le fonti di queste notizie le ho reperite da alcuni articoli apparsi su Micromega, Peacelink e sul sito Salute Pubblica. Rappresentanti di Peacelink, nei giorni scorsi, hanno incontrato a Bruxelles il Capo di Gabinetto del Commissario europeo, per rappresentare le posizioni delle associazioni che lottano a difesa degli ulivi in Salento, riunite attorno al Comitato Spazi Popolari, e la stessa commissione europea vuole ora fare chiarezza su questa situazione.
Una sintetica ricostruzione
Xylella è un batterio, con cui da più di un anno si è voluto identificare "mediaticamente" una patologia che ha attaccato gli ulivi in Salento. In realtà il nome scientificamente accreditato è CoDiRo: Complesso di Disseccamento Rapido dell'Olivo, malattia dell’olivo causata da organismi di diversa natura.
Nell'ottobre 2013 viene lanciato dall'Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia l'allarme Xylella in Salento, preannunciando una catastrofe ambientale e richiedendo fondi UE per le operazioni di ricerca e bonifica, il tutto senza aver provato scientificamente la patogenicità del batterio cosiddetto "killer". E' utile precisare che a distanza di oltre un anno non è noto se Xylella sia un batterio patogeno per gli olivi salentini.
È stata quindi la Regione Puglia a decretare che il batterio è la causa della malattia degli ulivi. Ma la Xylella, a oggi, non è il solo agente patogeno riscontrato sugli ulivi malati, poiché studi realizzati dall’Università di Foggia hanno dimostrato che in questi alberi vi è la presenza di almeno sei tipi di funghi, tra i quali i funghi tracheomicotici, cioè funghi che bloccano il passaggio dei nutrienti ai rami degli alberi. Tali funghi possono causare da soli il disseccamento delle piante ed essi sono stati ritrovati praticamente in ognuno degli alberi analizzati.
L’Efsa, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, sottolinea che per Xylella , poichè il batterio una volta insediato in un territorio non può più essere debellato (anche a causa del vasto numero di piante ospiti). In questa fase di panico indiscriminato, si caldeggia da un territorio a vocazione agricola concentrata massimamente sull'olivicoltura.
Con il tempo le forze popolari hanno iniziato a coagulare, testimoniando competenze ed esperienze di buone pratiche agricole. Grazie a loro si è scoperto che CoDiRo anche nella zona rossa, denominata Li Sauli, tra Sannicola e Gallipoli, non colpiva tutte le coltivazioni allo stesso modo.
Il 6 febbraio 2015 sono arrivate le fitosanitarie obbligatorie, per il contenimento delle infezioni di Xylella fastidiosa da attuare nella zona infetta. Nella determina si invitano i proprietari degli uliveti ad attuare le buone pratiche agricole, tra cui potatura con cadenza biennale, ma si impongono:
nel periodo Gennaio – Aprile operazioni finalizzate alla distruzione delle erbe spontanee, anche con l'irrorazione con fitofarmaci tra cui piretroidi, il cui potenziale cancerogeno e genotossico "non è classificabile".
Nel periodo maggio – agosto, avendo appurato che l'insetto vettore, si sposta dalle erbe spontanee essiccate, per andare su alberi e arbusti, viene imposto il diserbo su pietre dei muretti a secco, alberi da frutto e ornamentali, campi incolti e persino sulla macchia mediterranea. Una misura questa che porterebbe alla decimazione della popolazione delle api, un autentico disastro agro-ecologico. Una terra senza api non è più feconda.
Il Consiglio dei Ministri lo scorso 10 febbraio, ha proclamato lo stato di emergenza, e per gestirlo ha nominato due giorni dopo un Commissario Straordinario, Giuseppe Silletti, comandante del Corpo Forestale di Puglia.
Lo stato attuale
Non c’è certezza scientifica che affermi che sia la Xylella la responsabile primaria del disseccamento rapido degli ulivi del Salento, come dimostrano i dati e le evidenze già forniti alla Direzione Generale Salute, e che la Xylella non è stata ritrovata su tutti gli alberi malati. Test di patogenicità della Xylella sono ancora in corso, quindi non esiste una risposta scientifica alla domanda se la Xylella sia responsabile o meno del disseccamento rapido degli ulivi. Mentre vi è la certezza per i funghi! Sembrerebbe a questo punto che la malattia degli ulivi sia da attribuire alla proliferazione di questo tipo di funghi. Cosa tra l’altro verificata da centinaia di agricoltori ed esperti in loco.
Il Gabinetto del Commissario europeo, è stato informato del successo riscontrato dalla cura per il patogeno fungino, elemento che singolarmente può provocare il disseccamento degli alberi. Già più di 500 ulivi sono guariti. La terapia di cura dei funghi messa in atto dagli agricoltori ha avuto successo e gli alberi sono rinati. Curati i patogeni fungini, il batterio Xylella torna a riposo e non c’è assolutamente bisogno di distruggere gli alberi eradicando centinaia di chilometri quadrati di meraviglie.
Con decreto cautelare pubblicato proprio in questi giorni, il Tar di Lecce, accogliendo il ricorso dell’avvocato Giovanni Pesce, ha sospeso l’eradicazione degli ulivi con sospetto contagio da xylella nel terreno di proprietà dello stesso avvocato e che si era rivolto ai giudici amministrativi. il Tar ha ha fissato per il 9 aprile l’udienza per discutere sulla richiesta di sospensiva.
Intanto c’è in atto una mobilitazione generale di associazioni e cittadini che chiedono chiarezza. Proprio oggi a Lecce alle 15 c’è una manifestazione, cui parteciperanno numerosi artisti, in difesa del nostro territorio e degli ulivi. Mi sembrava doveroso fornire informazioni, per essere sensibili su questo tema che coinvolge tutto il nostro territorio, e che presenta numerosi lati oscuri, su cui la magistratura sta iniziando ad indagare.
Nell’augurarvi una buona domenica delle palme vi saluto fraternamente.
Responsabile GPIC
Fr. Francesco Zecca
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